Tissue-Banking

Tra le 30 Banche in Italia dei tessuti
Tra le 13 Banche di cornea nazionali
Processazione di tessuti oculari e membrana amniotica.
Centro conservazione tessuto osseo

La Banca riceve le cornee donate e prelevate presso gli Ospedali e/o presso il domicilio del donatore, analizza i tessuti corneali e cataloga le informazioni in una banca dati, valuta le richieste e le esigenze degli Ospedali in cui si richiedono cornee per i trapianti ricercando le cornee con le caratteristiche più idonee.

Inoltre, la Banca di L’Aquila processa e conserva altri tessuti umani, quali la sclera, le lamelle corneali, la membrana amniotica necessari per la terapia chirurgica di numerose patologie della superficie oculare.

La Banca degli Occhi di L’Aquila, quale Centro di Riferimento Regionale per le Donazioni e i Trapianti di Cornea e per le membrane amniotiche ha il compito di processare i tessuti donati, di selezionare ed inviare i tessuti ritenuti idonei a tutti i reparti oculistici di Abruzzo e Molise che ne fanno richiesta, e, quando in esubero, anche fuori delle due Regioni.

La Banca partecipa, inoltre, a tutte le iniziative finalizzate alla promozione dell’attività di procurement (corsi di formazione – riunioni) con lo scopo di aumentare il numero di donazioni e incrementare il numero e la qualità dei trapianti, promuovendo lo sviluppo e l’organizzazione delle attività di prelievo e trapianto di cornea, eliminando le liste di attesa e, soprattutto, riducendo la spesa relativa al costo di processazione del tessuto, stabilendo delle valide sinergie con gli Uffici di Coordinamento Locali e Regionali e con i Reparti Oculistici.

La Banca degli Occhi promuove, inoltre, ricerche e studi nel campo della diagnostica e chirurgia corneale e collabora con le associazioni di volontariato operanti nel settore.

L’attività di laboratorio, oltre alla sensibilizzazione alla donazione delle cornee, al coordinamento e all’esecuzione del prelievo di cornea, assume una importante rilevanza nell’attività del Centro. La Banca degli Occhi, infatti, processa, valida e distribuisce tessuti umani per trapianto secondo le linee guida del Centro Nazionale Trapianti (CNT) e della SIBO (Soc. Italiana Banche degli Occhi) che individuano il banking come un’attività di “quality assurance”.

La processazione di ogni singolo tessuto, che consiste nella manipolazione, nell’analisi e nella certificazione di tessuti idonei al trapianto, viene eseguita ponendo, quotidianamente, nello standard di qualità del servizio il punto di forza e promozione del proprio lavoro.

Nei primi 10 anni di attività la Banca degli Occhi ha avuto un incremento esponenziale delle donazioni e dell’attività scientifica, e, grazie al Know-how acquisito, si è dotata di tutti gli strumenti necessari per offrire nuovi e innovativi servizi ai reparti oculistici richiedenti. E’ in programma un intervento di ristrutturazione che prevederà la realizzazione di un laboratorio di classe B, secondo GMP (Good Manufacturing Practice) che permetterà alla Banca di implementare servizi innovativi ampliando il campo di applicazione del banking dei tessuti nella regione Abruzzo.

Dall’anno 2015 la Banca è divenuta il centro di conservazione temporanea del tessuto muscolo scheletrico donato nelle regioni Abruzzo e Molise.

Cornee per cheratoplastica perforante

Le cornee per la cheratoplastica perforante, a tutto spessore,  possono essere conservate “a freddo” in Eusol C per un max di 7-10 giorni dalla data del prelievo, oppure “a caldo” con il metodo della coltura in Tissue-C per un periodo più lungo, fino al max di un mese. Durante questo periodo viene eseguito il controllo microbiologico del terreno che consente di verificare l’asetticità del tessuto. I tessuti contaminati vengono definiti non idonei e scartati.

La distribuzione delle cornee conservate con il metodo della coltura prevede il trasferimento del tessuto in un terreno di trasporto, il Carry-C, sul quale viene eseguito un ulteriore controllo microbiologico prima che la cornea venga inviata al chirurgo.

Lenticoli corneali per cheratoplastica lamellare

La preparazione dei lenticoli corneali permette di utilizzare anche cornee non idonee per il trapianto a tutto spessore (cheratoplastica perforante) garantendo una percentuale di utilizzo molto vicina al 100% di tutte le cornee prelevate. Infatti, solo il 40-45% delle cornee prelevate sono idonee per un trapianto di cornea (dati compatibili con la media nazionale). I lenticoli corneali vengono realizzati presso il laboratorio della Banca degli Occhi utilizzando il MICROCHERATOMO, uno strumento che consente di sezionare la cornea, separandone gli strati più superficiali.

I lenticoli vengono disidratati conservandoli in gel di silice a + 4°C per un max di 6 mesi dalla data di preparazione.

Sclere

Tra le attività della Banca degli Occhi di L’Aquila rientra anche la processazione e conservazione della sclera che può essere preparata ogni volta che vi sia una donazione di bulbo oculare.

Le sclere vengono utilizzate per impianti di endoprotesi per il ripristino di una corretta motilità oculare e un aspetto estetico, in pazienti sottoposti precedentemente ad enucleazione del bulbo per gravi patologie oculari.

Membrana amniotica

La Banca degli Occhi di L’Aquila è una delle 6 banche in Italia certificata per la processazione e per la distribuzione della membrana amniotica, oltre che dei tessuti oculari.

La preparazione della membrana amniotica rende l’Ospedale S. Salvatore uno dei pochi in Italia in grado di fornire questo innovativo presidio terapeutico.

La membrana amniotica è lo strato più interno delle membrane fetali che, in virtù delle sue particolari caratteristiche, può essere utilizzata come presidio terapeutico nella chirurgia oculare, in particolare nel trattamento di patologie della superficie oculare, da sola o in associazione con altre procedure quali il trapianto di cornea e il trapianto di cellule staminali limbari.

Il prelievo della placenta, da cui ottenere la membrana amniotica, si svolge presso la Clinica Ginecologica ed Ostetrica di L’Aquila nel corso di parti effettuati con taglio cesareo elettivo su donatrici selezionate dalla Banca degli occhi e dal S.I.T. (Servizio Immuno Trasfusionale); le placente vengono trasferite in un sacco per organi sterile al laboratorio della Banca, dove si procede alla manipolazione della placenta sotto cappa sterile. Al termine di tutte le fasi della processazione, le porzioni di membrana amniotica preparate vengono conservate fino a 2 anni a –80° C in appositi congelatori.

Dopo l’ultimo controllo sierologico della donatrice, eseguito con tecniche di biologia molecolare, la membrana amniotica può essere utilizzata per la terapia chirurgica di numerose patologie della superficie oculare, resistenti a terapie convenzionali e a rischio di cecità. Tale procedura non comporta alcun pericolo per la partoriente e per il feto, poiché il prelievo non modifica le usuali attività di assistenza, in quanto lo stesso viene effettuato sulla placenta solo dopo che il bambino è già nato e che la placenta si è staccata dall’utero materno.

Tessuto muscoloscheletrico: conservazione e stoccaggio temporanei delle epifisi femorali

Presso la Banca degli Occhi di L’Aquila, dotata di strutture e know-how adeguati alla conservazione controllata di tessuti, avvengono la conservazione e lo stoccaggio temporanei delle epifisi femorali donate nei presidi ospedalieri delle regioni Abruzzo e Molise prima dell’invio delle stesse alla Banca del Tessuto Muscolo Scheletrico C/o Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna.

Conservazione e stoccaggio degli opercoli cranici da donazioni autologhe

Presso la Banca degli Occhi di L’Aquila vengono conservati e stoccati gli opercoli cranici prelevati presso le U.O.C. Neurochirurgia, in condizioni controllate secondo Procedure Operative Standard (POS) che garantiscano la tracciabilità del processo dalla fase di prelievo al reimpianto.

Sieroteca

La Banca degli Occhi di L’Aquila è stata designata come struttura per la conservazione e lo stoccaggio dei sieri dei donatori idonei di tessuto muscolo scheletrico per la costituzione di una “sieroteca” per almeno 25 anni dall’utilizzo del tessuto. 

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